Valdobbiadene

L’azienda vitivinicola Andreola affonda le proprie radici nel lontano 1984, anno in cui Nazzareno Pola la fondò nel cuore della zona di produzione di Valdobbiadene, ad oggi condotta dal figlio Stefano. Ad oggi dai circa ottanta ettari vitati la produzione si aggira intorno alle novecentomila bottiglie l’anno, declinate in varie versioni del classico Prosecco, fra le quali anche l’ultimo arrivata in versione Rosè.

Dalla pregiata linea Rive assaggiamo oggi il Valdobbiadene Prosecco Superiore Docg Rive di Refrontolo Col del Forno Brut, ottenuto da quattro ettari posti a circa duecento metri sul livello del mare nella parte est della zona di denominazione Rive di Refrontolo.

Il vino si presenta di un bel colore giallo paglierino brillante, ricco di bollicine numerosi, fini e persistenti. Al naso propone intense e piacevoli note di pera, litchi, pesca bianca e agrumi, mentre in bocca scorre cremoso e minerale; elegante ed equilibrato, rinfresca con una spinta agrumata delicata e morbida, con richiami simmetrici e ben delineati a quanto percepito all’olfatto.

Un campione nella sua categoria, saprà ben accompagnare in tavola piatti a base di verdure, formaggi freschi e carne bianca.

Con una produzione annua non lontana dai cinque milioni di bottiglie l’azienda vitivinicola di Valdobbiadene, Bisol 1542,  rappresenta una delle realtà più significative per la produzione di Prosecco Superiore di qualità. Un documento risalente appunto al 1542 testimonia che già a quel tempo la famiglia Bisol era dedita alla coltivazione della vite nella località di Santo Stefano di Valdobbiadene, un territorio eccezionale dove ad oggi può contare su ben cinquantacinque ettari vitati dedicati alla coltivazione della Glera.

Oggi stappiamo il Valdobbiadene Prosecco Superiore Docg Extra Dry Molera: di colore giallo paglierino brillante, nel calice regala numerose bollicine fini, eleganti e persistenti. Al naso si apre vigoroso con profumi che ricordano la susina, la pera, la scorza di limone e la mela renetta, con cenni di glicine, fieno e fiori di tiglio, ampi e fragranti.

Il sorso è teso, con buona mineralità e freschezza in equilibrio, ed una componente glicerica che arrotonda e compatta il tutto; molto piacevole, scorre con sensazioni fruttate e floreali generose, distendendosi in un bel finale lungo e persistente.

Un Prosecco dalla grande personalità e qualità, grintoso  e generoso, ottimo in tavola con molteplici abbinamenti fra i quali suggerisco un risotto di capesante e zucchine.

 

Il Prosecco di Valdobbiadene rappresenta uno dei vini più conosciuti ed apprezzati in Italia ed in tutto il mondo, grande vanto del Veneto vinicolo all’estero. L’azienda vitivinicola Val d’Oca, che ha sede proprio a Valdobbiadene, è una di quelle realtà la quale ha contribuito in maniera importante al raggiungimento di questi traguardi, con vini affidabili e di qualità. I numeri della cantina veneta sono importanti, con circa mille ettari vitati ed una produzione imponente che supera abbondantemente i dieci milioni di bottiglie all’anno.

Il Valdobbiadene Prosecco Superiore Docg Brut Rive di Barbozza si presenta di un bel colore giallo paglierino brillante, con belle bollicine fini, numerose e persistenti; di media consistenza nel calice, regala al naso intensi ricordi di pera, acacia, cedro, fiori di sambuco e noccioline tostate. In bocca esprime tutta la piacevolezza del Prosecco ed un’eleganza che ben contraddistingue gli spumanti di Val d’Oca; gentile al palato, riesce ad essere rotondo nonostante il basso residuo zuccherino di 10g/l. Fresco, sapido al punto giusto, esalta richiami fruttati e floreali ben armonizzati con una buon corpo e calibrate note pseudocaloriche.

Buona la persistenza aromatica, sottolinea un assaggio convincente e di grande qualità; ottimo come aperitivo, lo proverei in abbinamento con un delicato risotto di asparagi e capesante.

L’azienda vitivinicola Ruggeri è stata fondata nel 1950 da Giustino Bisol, la cui famiglia da sempre si è occupata di viticultura. Cantina quindi figlia della tradizione, può vantare ad oggi dei numeri di tutto rispetto, con una produzione che si aggira intorno al milione di bottiglie all’anno. Siamo a Valdobbiadene, la terra del Prosecco, uno dei vini più consumati al mondo che qui tocca vette di qualità altissime.

Il Valdobbiadene Prosecco Superiore Docg Extra Dry Giustino B., una delle più alte espressioni aziendali e di tutta la produzione nazionale dal vitigno Glera, si presenta per l’annata 2016 di colore giallo paglierino brillante, ricco di bollicine molto persistenti. Si apre al naso con generosità e franchezza, con intensi profumi di pera e mela, biancospino, cedro e zenzero; al palato scorre con esemplare freschezza e pienezza, con buona espressione zuccherina perfettamente integrata in una struttura elegante ed appagante.

Ottimo anche il finale molto piacevole, conferma la qualità di questo Prosecco, adatto ad abbinamenti veramente a tutto pasto.

Valdobbiadene Superiore di Cartizze Docg Dry, Ruggeri

by Vitocco Francesco on

L’azienda vitivinicola Ruggeri è stata fondata nel 1950 da Giustino Bisol, la cui famiglia da sempre si è occupata di viticultura. Cantina quindi figlia della tradizione, può vantare ad oggi dei numeri di tutto rispetto, con una produzione che si aggira intorno al milione di bottiglie all’anno. Siamo a Valdobbiadene, la terra del Prosecco, uno dei vini più consumati al mondo che qui tocca vette di qualità altissime.

Oggi stappiamo il Valdobbiadene Superiore di Cartizze Docg Dry, vestito di un bel colore giallo paglierino brillante e solcato da tante bollicine di buina fattura, eleganti e persistenti; i profumi sono intensi e freschi, con richiamai alla classica pera e mela, sambuco e salvia. Molto fresco al palato e minerale, risulta ben definito e plasmato da un certo residuo zuccherino assai piacevole; gustoso, fruttato e ben equilibrato, regala un finale corale sempre piacevole.

Portiamolo in tavola con un risotto di capesante.

L’azienda vitivinicola Ruggeri è stata fondata nel 1950 da Giustino Bisol, la cui famiglia da sempre si è occupata di viticultura. Cantina quindi figlia della tradizione, può vantare ad oggi dei numeri di tutto rispetto, con una produzione che si aggira intorno al milione di bottiglie all’anno. Siamo a Valdobbiadene, la terra del Prosecco, uno dei vini più consumati al mondo che qui tocca vette di qualità altissime.

Oggi assaggiamo il Valdobbiadene Prosecco Superiore Docg Extra Dry Giustino B., una delle più alte espressioni aziendali e di tutta la produzione nazionale dal vitigno Glera: di colore giallo paglierino brillante, con numerose bollicine fini, eleganti e molto persistenti, approda al naso carico di fragranti richiami alla pera, alla pesca, alla salvia ed alle erbe aromatiche, con accenni di sambuco. In bocca è decisamente fresco, fruttato e di grande piacevolezza, con una misurata sapidità, un residuo zuccherino calibrato ed una struttura equilibrata. Elegante sino al finale, lungo e persistente, ottimo in tavola con piatti delicati di pesce.

giustino-b_2011

Il Prosecco di Valdobbiadene rappresenta uno dei vini più conosciuti ed apprezzati in Italia ed in tutto il mondo, grande vanto del Veneto vinicolo all’estero. L’azienda vitivinicola Val d’Oca, che ha sede proprio a Valdobbiadene, è una di quelle realtà la quale ha contribuito in maniera importante al raggiungimento di questi traguardi, con vini affidabili e di qualità. I numeri della cantina veneta sono importanti, con circa settecento ettari vitati ed una produzione imponente che supera abbondantemente i dieci milioni di bottiglie all’anno.

Uno dei vini più rappresentativi è sicuramente il Valdobbiadene Prosecco Superiore Docg Uvaggio Storico Dry, di cui assaggiamo il millesimo 2014: di colore giallo paglierino brillante, possiede un perlage ricco di fini bollicine, numerose e persistenti.

Al naso arrivano freschissime note di mela e pera, frutta a polpa bianca, glicine, frutta secca e fiori gialli; bellissimo al palato, fresco e sapido, morbido e dal residuo zuccherino perfettamente bilanciato, offre grande piacevolezza e bevibilità.

Il finale elegante, segna solo il preludio ad un altro assaggio; lo proverei in abbinamento con le alette di pollo fritte.