Superiore

Vallée d’Aoste Dop Torrette Superiore 2018, La Source

by Vitocco Francesco on

L’azienda vitivinicola La Source si trova in località Bussan Dessous, nei pressi di Saint – Pierre in Valle d’Aosta. Fondata nel 2003, l’azienda prende il nome da una piccola sorgente che è stata trovata dal gruppo di giovani contadini, discendenti da famiglie da sempre dedite all’agricoltura, al momento di costruire la cantina. Ad oggi la proprietà è della famiglia Celi – Cuc, la quale nella persona di Stefano Celi gestisce circa 9.5 ettari vitati, situati fra i 650 e i 900 metri di altitudine, coltivati sia con vitigni internazionali che autoctoni: Syrah, Chardonnay, Müller&Thurgau, Moscato, Traminer, Petite Arvine, Petit Rouge, Fumin, Premetta, Cornalin e Vien de Nus.

Oggi ci versiamo nel calice il Vallée d’Aoste Dop Torrette Superiore, composto al 90% da Petit Rouge ed al 10% da Fumin, affinato in legno per circa otto mesi e poi lasciato congruamente riposare in bottiglia. Di colore rosso rubino luminoso, di media consistenza nel calice, si apre intenso all’olfatto ricordando sentori di ribes, mirtilli, prugna e pepe nero. In bocca esprime buona freschezza, con tannini ben disposti intorno ad una struttura snella, gustosa e dalla contenuta percentuale di alcol. Elegante ed equilibrato, si distende in un bel finale lungo e persistente.

Un vino rosso dalla forte identità, lo proverei in abbinamento con dello spezzatino di capriolo.

Vermentino di Gallura Superiore Docg Sciala 2021, Surrau

by Vitocco Francesco on

In località Chilvaggja, ad Arzachena in provincia di Sassari, si trova l’azienda vitivinicola Surrau. Con un vigneto che copre quasi cinquanta ettari situato a poca distanza dal mare, la produzione è incentrata sui vitigni Vermentino di Gallura e Cannonau in primis, con un’occhio di riguardo per le altre uve locali.

Oggi assaggiamo il Vermentino di Gallura Superiore Docg Sciala, ottenuto da un’attenta selezione delle migliori uve provenienti dalla valle di Surrau; l’annata 2021 si presenta di un bel colore giallo paglierino intenso e splendente, di buona consistenza nel calice. Al naso esprime vigorose ed eleganti note di pesca gialla, ananas, caprifoglio, salvia, erbe aromatiche e mimosa, con una linea minerale decisa. In bocca scorre con buona morbidezza e calore, sapido e fresco, con un sorso compatto ed estremamente pulito e piacevole.

Succoso e pieno, si distende in un bel finale lungo e persistente, richiamando simmetricamente al gusto quanto percepito all’olfatto.

Vermentino di grande qualità e territorialità, lo abbinerei ad una buon trancio di tonno alla griglia.

L’azienda vitivinicola Andreola affonda le proprie radici nel lontano 1984, anno in cui Nazzareno Pola la fondò nel cuore della zona di produzione di Valdobbiadene, ad oggi condotta dal figlio Stefano. Ad oggi dai circa ottanta ettari vitati la produzione si aggira intorno alle novecentomila bottiglie l’anno, declinate in varie versioni del classico Prosecco, fra le quali anche l’ultimo arrivata in versione Rosè.

Dalla pregiata linea Rive assaggiamo oggi il Valdobbiadene Prosecco Superiore Docg Rive di Refrontolo Col del Forno Brut, ottenuto da quattro ettari posti a circa duecento metri sul livello del mare nella parte est della zona di denominazione Rive di Refrontolo.

Il vino si presenta di un bel colore giallo paglierino brillante, ricco di bollicine numerosi, fini e persistenti. Al naso propone intense e piacevoli note di pera, litchi, pesca bianca e agrumi, mentre in bocca scorre cremoso e minerale; elegante ed equilibrato, rinfresca con una spinta agrumata delicata e morbida, con richiami simmetrici e ben delineati a quanto percepito all’olfatto.

Un campione nella sua categoria, saprà ben accompagnare in tavola piatti a base di verdure, formaggi freschi e carne bianca.

Frascati Superiore Doc Luna Mater 2019, Fontana Candida

by Vitocco Francesco on

A Monteporzio Catone, in provincia di Roma, si trova una delle realtà più interessanti del Lazio del vino, l’azienda Fontana Candida. La cooperativa, fondata nel 1958, ha come base operativa uno storico casale, sul sito dove un tempo si trovava un’antica villa romana; ad oggi gli ettari vitati sono quasi cento, coniugati in una produzione annua che si attesta intorno ai quattro milioni di bottiglie.

Dalle selezioni di prestigio assaggiamo oggi il Frascati Superiore Doc Luna Mater, composto da un 50% di Malvasia di Candia, da un 30% di Malvasia del Lazio, da un 10% di Greco e da un 10% di Bombino, con un affinamento di dodici mesi di cui almeno quattro in bottiglia.

L’annata 2019 si presenta di un bel colore giallo dorato luminoso e di buona consistenza nel calice; al naso spiccano intense note di ananas, pera, cedro e litchi, seguiti da biancospino, ginestra e sensazioni minerali soffuse.

In bocca avvolge il palato con buona morbidezza, sulla quale si adagia una spinta fresco – sapida vigorosa e calibrata. Caldo, pieno e succoso, il sorso denota grande compattezza ed equilibrio, buona complessità e struttura.

Il finale impatta lungo e gradevolmente persistente, chiudendo un assaggio di estrema qualità; in tavola lo abbinerei alle linguine al sugo di astice.

Bolgheri Superiore Doc Arnione 2018, Campo alla Sughera

by Vitocco Francesco on

Nella Bolgheri del vino di qualità si trova l’azienda vitivinicola Campo alla Sughera, fondata nel 1998 e proprietà della famiglia Knauf; dai circa sedici ettari vitati si producono circa novantamila bottiglie, dai vitigni Vermentino, Sauvignon Blanc, Chardonnay, Cabernet Sauvignon, Cabernet Franc, Petit Verdot e Merlot.

Il Bolgheri Superiore Doc Arnione è composto da uve Cabernet Sauvignon al 40%, Cabernet Franc al 20% e Merlot al 20%, affinate in barrique nuove e di secondo passaggio per circa diciotto mesi, con un’ulteriore sosta in bottiglia di almeno ventiquattro mesi.

Dalla vendemmia 2018 ci giunge nel calice vestito di un bel colore rosso rubino concentrato e luminoso, piuttosto consistente. All’olfatto inizialmente propone richiami ai frutti di bosco, more e lamponi in primis, seguite poi da note di liquirizia, cannella, menta, cioccolato e pepe nero.

In bocca il tannino è calibrato al punto giusto, con una bela freschezza che sferza una struttura robusta e importante, di bella complessità. Caldo ed avvolgente, possiede un ottimo equilibrio ed una calibrata eleganza; il finale lungo e persistente chiude un assaggio di grande qualità.

In tavola lo proverei in abbinamento con del filetto di cervo in salsa di mirtilli.

L’azienda vitivinicola Paternoster si trova in località Barile, in provincia di Potenza, ed è parte del gruppo Tommasi, nato nel lontano 1902 e capace di infondere qualità in ogni progetto condotto mondo del vino: i numeri ci raccontano di quasi seicento ettari e sei tenute in Veneto, Lombardia, Toscana, Puglia e qui appunto, nella parte settentrionale della Basilicata. Siamo nella terra del Vulture, dove il vitigno Aglianico è storico ed ha trovato una delle sue terre d’elezione, con espressioni meravigliose e di qualità.

Dedicato al fondatore dell’azienda Paternoster, l’Aglianico del Vulture Superiore Docg Don Anselmo viene affinato per dodici mesi in botti grandi di rovere di Slavonia all’80% e per il restante 20% in barriques francesi non nuove, con una successiva sosta in bottiglia di almeno sette mesi; l’annata 2016 si presenta di un bel colore rosso rubino fitto e luminoso, molto consistente nel calice.

Al naso sprigiona aromi di marasca, ribes, prugna matura, liquirizia, tabacco e cannella, intensi ed ampi; in bocca è caldo, con tannini gustosi e fitti, immersi in una struttura importante e complessa. Non manca di freschezza e sapidità, eleganza ed imponenza, con un finale lungo e molto persistente.

Aglianico di grande qualità, un vero e proprio punto di riferimento nel Vulture, tradizionale ma sempre al passo con i tempi; da provare in tavola in abbinamento con del gustoso capretto al forno.

Con una produzione annua non lontana dai cinque milioni di bottiglie l’azienda vitivinicola di Valdobbiadene, Bisol 1542,  rappresenta una delle realtà più significative per la produzione di Prosecco Superiore di qualità. Un documento risalente appunto al 1542 testimonia che già a quel tempo la famiglia Bisol era dedita alla coltivazione della vite nella località di Santo Stefano di Valdobbiadene, un territorio eccezionale dove ad oggi può contare su ben cinquantacinque ettari vitati dedicati alla coltivazione della Glera.

Oggi stappiamo il Valdobbiadene Prosecco Superiore Docg Extra Dry Molera: di colore giallo paglierino brillante, nel calice regala numerose bollicine fini, eleganti e persistenti. Al naso si apre vigoroso con profumi che ricordano la susina, la pera, la scorza di limone e la mela renetta, con cenni di glicine, fieno e fiori di tiglio, ampi e fragranti.

Il sorso è teso, con buona mineralità e freschezza in equilibrio, ed una componente glicerica che arrotonda e compatta il tutto; molto piacevole, scorre con sensazioni fruttate e floreali generose, distendendosi in un bel finale lungo e persistente.

Un Prosecco dalla grande personalità e qualità, grintoso  e generoso, ottimo in tavola con molteplici abbinamenti fra i quali suggerisco un risotto di capesante e zucchine.

 

In località Cirò Marina, in provincia di Crotone, si trova l’azienda vitivinicola Ippolito 1845, vero e proprio punto di riferimento della viticoltura calabrese di qualità. Fondata proprio nel lontano 1845, si estende su ben cento ettari vitati, con una produzione annua che si aggira intorno alle settecentomila bottiglie, per lo più dal vitigno Gaglioppo, ma anche da Pecorello, Greco Bianco e Nero d’Avola.

Da uve Gaglioppo in purezza assaggiamo oggi l’annata 2018 del Cirò Rosso Classico Superiore Riserva Doc Colli del Mancuso, affinato in botti di rovere per dodici mesi; di colore rosso rubino fitto e spesso nel calice, raggiunge l’olfatto con intense note che ricordano i mirtilli, la confettura di more, la prugna matura e la marasca, con cenni di cannella e cacao. In bocca scorre con tannini decisi e ben amalgamati in una struttura importante, succosa e di ottima complessità. La spinta fresco – sapida è ben equilibrata da una certa morbidezza, data anche da una componente pseudocalorica ben gestita e non eccessiva. Ottimo il finale, possiede lunghezza e persistenza; da abbinare in tavola con la carne di pecora o con la classica selvaggina.

Il Prosecco di Valdobbiadene rappresenta uno dei vini più conosciuti ed apprezzati in Italia ed in tutto il mondo, grande vanto del Veneto vinicolo all’estero. L’azienda vitivinicola Val d’Oca, che ha sede proprio a Valdobbiadene, è una di quelle realtà la quale ha contribuito in maniera importante al raggiungimento di questi traguardi, con vini affidabili e di qualità. I numeri della cantina veneta sono importanti, con circa mille ettari vitati ed una produzione imponente che supera abbondantemente i dieci milioni di bottiglie all’anno.

Il Valdobbiadene Prosecco Superiore Docg Brut Rive di Barbozza si presenta di un bel colore giallo paglierino brillante, con belle bollicine fini, numerose e persistenti; di media consistenza nel calice, regala al naso intensi ricordi di pera, acacia, cedro, fiori di sambuco e noccioline tostate. In bocca esprime tutta la piacevolezza del Prosecco ed un’eleganza che ben contraddistingue gli spumanti di Val d’Oca; gentile al palato, riesce ad essere rotondo nonostante il basso residuo zuccherino di 10g/l. Fresco, sapido al punto giusto, esalta richiami fruttati e floreali ben armonizzati con una buon corpo e calibrate note pseudocaloriche.

Buona la persistenza aromatica, sottolinea un assaggio convincente e di grande qualità; ottimo come aperitivo, lo proverei in abbinamento con un delicato risotto di asparagi e capesante.

In località Bergullo, Imola, si trova l’azienda vitivinicola Tre Monti, fondata nel 1971 e capace nel corso degli anni di diventare uno dei punti di riferimento dell’Emilia Romagna per quanto riguarda la produzione di vini di qualità. Da un vigneto di circa sessanta ettari vengono realizzate ogni anno una media di duecentomila bottiglie dai vitigni Albana di Romagna, Trebbiano, Chardonnay, Sauvignon, Merlot, Cabernet e Sangiovese; dalla linea i vini del cuore oggi stappiamo l’annata 2018 del Sangiovese di Romagna Superiore Doc Riserva Thea, un grande rosso da monovitigno affinato per nove mesi in barriques di Allier nuove di media tostatura: di colore rossi rubino fitto e scintillante, piuttosto consistente, regala dal calice aromi intensi ed ampi di more, ribes, viola, ginepro e prugna secca, con echi balsamici e lievi sentori di cioccolato.

Delicata la trama tannica immersa in un corpo pienamente fruttato, pregevole la spinta fresco – sapida e la complessità degli aromi, simmetrica a quanto colto all’olfatto; caldo e profondo, chiude con un bel finale snello, pulito e molto lungo.

 

Uno dei migliori Sangiovese di Romagna prodotti nel nostro paese, capace ad ogni vendemmia di progredire e confermare la qualità assoluta; da provare in abbinamento con del pregiato pecorino di fossa.