Docg

Greco di Tufo Docg 2019, La Molara

by Vitocco Francesco on

A Lugosano, in provincia di Avellino, sorge l’azienda vitivinicola La Molara, fondata nel 2002 in quel di contrada Pesco. Dai tre ettari vitati la produzione annua si aggira intorno alle quarantamila bottiglie, dedicate ai vitigni campani Greco di Tufo, Fiano di Avellino, Falanghina ed Aglianico.

Il Greco di Tufo Docg proveniente dalla vendemmia 2019 si presenta di un bel giallo paglierino bello splendente, di buona consistenza nel calice. Al naso regala un bouquet olfattivo intenso, con note di pesca bianca, ananas, fiori di acacia, ginestra e mallo di noce, con leggeri sbuffi di gesso ed una sottile mineralità diffusa. Minerale e fresco anche al palato, scorre con buona morbidezza, compatto ed elegante, ancora fruttato e leggermente speziato. Di ottimo equilibrio, chiude con un finale lungo e persistente.

Greco di Tufo eccellente, ottimo in tavola in abbinamento con il polipo alla griglia su letto di patate.

Vermentino di Gallura Superiore Docg Sciala 2021, Surrau

by Vitocco Francesco on

In località Chilvaggja, ad Arzachena in provincia di Sassari, si trova l’azienda vitivinicola Surrau. Con un vigneto che copre quasi cinquanta ettari situato a poca distanza dal mare, la produzione è incentrata sui vitigni Vermentino di Gallura e Cannonau in primis, con un’occhio di riguardo per le altre uve locali.

Oggi assaggiamo il Vermentino di Gallura Superiore Docg Sciala, ottenuto da un’attenta selezione delle migliori uve provenienti dalla valle di Surrau; l’annata 2021 si presenta di un bel colore giallo paglierino intenso e splendente, di buona consistenza nel calice. Al naso esprime vigorose ed eleganti note di pesca gialla, ananas, caprifoglio, salvia, erbe aromatiche e mimosa, con una linea minerale decisa. In bocca scorre con buona morbidezza e calore, sapido e fresco, con un sorso compatto ed estremamente pulito e piacevole.

Succoso e pieno, si distende in un bel finale lungo e persistente, richiamando simmetricamente al gusto quanto percepito all’olfatto.

Vermentino di grande qualità e territorialità, lo abbinerei ad una buon trancio di tonno alla griglia.

Chianti Classico Docg Riserva 2018, Badia a Coltibuono

by Vitocco Francesco on

A Gaiole in Chianti, nell’omonima località, si trova l’azienda vitivinicola Badia a Coltibuono, la cui fondazione risale storicamente al lontano 1051, un tempo infatti fù una delle abbazie dei monaci vallombrosani. Ad oggi si estende su circa sessantatre ettari dedicati alla coltivazione per lo più dell’uva Sangiovese, declinata in una produzione annua che si aggira intorno alle duecentotrenta mila bottiglie.

Il Chianti Classico Docg Riserva proveniente dalla vendemmia 2018 si presenta, dopo un affinamento di circa ventiquattro mesi in botti di rovere francese ed austriaco ed una sosta in bottiglia di quattro mesi, di un bel colore rosso granato, luminoso e limpido. Di buona consistenza, emana dal calice un bouquet olfattivo ampio e intenso, con richiami alla ciliegia, all’arancia rossa, all’iris, al melograno, al rabarbaro ed alla cannella. In bocca propone un tannino ben lavorato ed integrato in una struttura solida e vivace; fresco e caldo, di media sapidità, propone un frutto generoso e pienamente svolto, con un ottimo equilibrio.

Elegante, complesso e variegato, chiude con un finale inappuntabile, lungo e persistente; un grande Chianti, territoriale e al tempo stesso internazionale, da provare in abbinamento con dei classici pici al ragù di cinghiale.

Romagna Albana Secco Docg I Croppi 2021, Celli

by Vitocco Francesco on

L’azienda vitivinicola Celli si trova nella splendida Bertinoro, in provincia di Forlì, vera e propria roccaforte del vino della Romagna. Nata nel 1965, ad oggi vanta trentacinque ettari di vigna con una produzione annua che si aggira intorno alle trecentomila bottiglie, dedicate per lo più ai vitigni Albana e Sangiovese, con interpretazioni di grande e convincente qualità.

Oggi ci versiamo nel calice l’annata 2021 del Romagna Albana Secco Docg I Croppi, un vino di colore giallo dorato splendente, piuttosto consistente. Al naso regala ampi richiami alla frutta tropicale, mango ed ananas, al bergamotto ed alla pesca bianca, con leggeri sentori di melone, ginestra, zenzero ed erbe aromatiche. In bocca entra con buona freschezza e sapidità, cado e abbastanza morbido, generoso e rinfrescante; di buona struttura ed eleganza espressiva, tocca un suadente equilibrio che sfocia in uno splendido finale lungo, persistente ed appagante.

Un vino bianco avvolgente e di carattere, da provare in abbinamento con un buon branzino al forno.

L’azienda vitivinicola Andreola affonda le proprie radici nel lontano 1984, anno in cui Nazzareno Pola la fondò nel cuore della zona di produzione di Valdobbiadene, ad oggi condotta dal figlio Stefano. Ad oggi dai circa ottanta ettari vitati la produzione si aggira intorno alle novecentomila bottiglie l’anno, declinate in varie versioni del classico Prosecco, fra le quali anche l’ultimo arrivata in versione Rosè.

Dalla pregiata linea Rive assaggiamo oggi il Valdobbiadene Prosecco Superiore Docg Rive di Refrontolo Col del Forno Brut, ottenuto da quattro ettari posti a circa duecento metri sul livello del mare nella parte est della zona di denominazione Rive di Refrontolo.

Il vino si presenta di un bel colore giallo paglierino brillante, ricco di bollicine numerosi, fini e persistenti. Al naso propone intense e piacevoli note di pera, litchi, pesca bianca e agrumi, mentre in bocca scorre cremoso e minerale; elegante ed equilibrato, rinfresca con una spinta agrumata delicata e morbida, con richiami simmetrici e ben delineati a quanto percepito all’olfatto.

Un campione nella sua categoria, saprà ben accompagnare in tavola piatti a base di verdure, formaggi freschi e carne bianca.

Vernaccia di San Gimignano Docg Riserva 2019, Guicciardini Strozzi

by Vitocco Francesco on

Situata in località Cusona, a San Gimignano in provincia di Siena, la storica azienda vitivinicola Guicciardini Strozzi affonda le proprie radici nel lontano 994, e ad oggi vanta circa centoquindici ettari di proprietà, dedicati ai vitigni classici del territorio, Vernaccia e Sangiovese, ma anche Vermentino, coadiuvati da quelli più internazionali di origine francese Merlot, Cabernet Sauvignon, Cabernet Franc e Syrah.

Oggi assaggiamo l’annata 2019 della Vernaccia di San Gimignano Docg Riserva, prodotta solo nelle migliori annate con la tecnica della criomacerazione, affinata per alcuni mesi in barriques di rovere francese e per almeno dodici mesi in bottiglia.

Di colore giallo paglierino con riflessi dorati, luminoso e di buona consistenza nel calice, possiede un bouquet olfattivo intenso ed incisivo, ricco di richiami alle erbe aromatiche, alla scorza di arancia, al gelsomino, al burro ed allo zafferano. Al palato scorre morbido e caldo, con buona freschezza e sapidità, con un corpo strutturato ed una deliziosa eleganza.

Lungo e persistente, chiude un assaggio molto piacevole e coinvolgente, da provare in abbinamento con il risotto ai frutti di mare.

 

Taurasi Docg Opera Mia 2015, Tenuta Cavalier Pepe

by Vitocco Francesco on

L’azienda vitivinicola Tenuta Cavalier Pepe sorge in località Luogosano, in provincia di Avellino, nelle splendide terre del Taurasi, nel cuore dell’Irpinia; la Tenuta si estende su ben cinquantacinque ettari vitatati e undici dedicati ad uliveto, con la realizzazione di quindici Doc e quattro Docg, fra tutte quelle irpine Fiano di Avellino, Greco di Tufo e Taurasi.

Oggi stappiamo il Taurasi Docg Opera Mia, ottenuto da uve Aglianico al 100%, affinate in barriques di rovere francese per un anno, in vasche di cemento per altri due anni ed almeno per un’ulteriore anno in bottiglia.

L’annata 2015 possiede un colore fra il granato ed il rubino, fitto e luminoso, piuttosto consistente nel calice. Al naso si apprezzano aromi di mora, cassis, viola essiccata, rabarbaro, fichi secchi, cannella e pepe nero, intensi e ampi; in bocca la trama tannica è ben incorporata in una struttura possente e ricca di estratto, con buona freschezza e note pseudocaloiche diffuse. Potente ma elegante, regala un finale molto lungo e molto persistente, fruttato e speziato.

Taurasi di grande fattura, squisito e perfettamente delineato, lo proverei in abbinamento con la carne di cinghiale.

Greco di Tufo Docg Giallo d’Arles 2021, Quintodecimo

by Vitocco Francesco on

L’azienda vitivinicola Quintodecimo, condotta dalla famiglia Moio, sorge in località Mirabella Eclano, in provincia di Avellino, e conta una produzione annua che si aggira intorno alle novantamila bottiglie. Una delle realtà vero e proprio punto di riferimento dell’enologia dell’Irpinia, coltiva trenta ettari vitati dedicati ai vitigni tipici della Campania: Fiano di Avellino, Greco di Tufo, Falanghina ed Aglianico.

Il Greco di Tufo Docg Giallo d’Arles richiamo il colore tipico di questo vitigno ed è allo stesso tempo un omaggio al colore preferito del grande pittore Vincent Van Gogh durante il periodo trascorso nella località francese di Arles; dopo un periodo di affinamento di otto mesi, il 30% in barrique ed il 70% in acciaio, l’annata 2021 si presenta di un bel colore giallo dorato pieno, luminoso e consistente nel calice.

All’olfatto sviluppa intense note che richiamano la pesca, l’ananas, la ginestra, il lime, i fiori di magnolia e la nocciola, con una bella mineralità che emerge lentamente; pieno e saporito il sorso, rotondo e morbido, ma anche solcato da una vibrante freschezza e sapidità. Caldo, ricco di frutto, riempie la bocca restando di impeccabile eleganza ed equilibrio, con un finale molto lungo e persistente.

Un Greco di Tufo autorevole, generoso e di qualità assoluta, da provare in tavola in abbinamento con dei rigatoni alla carbonara di pesce.

Barolo Docg Francia 2017, Giacomo Conterno

by Vitocco Francesco on

Dalla stradina che dal centro di Monforte d’Alba si diparte verso la vicina località Ornati sorge la storica azienda vitivinicola Giacomo Conterno; fondata nel 1900, prima Giacomo, poi Giovanni e ora Roberto, hanno reso questa cantina un punto di riferimento per la produzione del Barolo e del vino di qualità nel mondo. La continua ricerca della perfezione e della qualità assoluta si traduce in vini mitici quali il Barolo Monfortino Riserva ed i Barolo dalle vigne Francia, Cerretta ed Airone; da non sottovalutare le Barbera, fini, eleganti e mai banali, seppur più semplici dei grandi Nebbioli.

Oggi assaggiamo il Barolo Docg Francia proveniente dalla vendemmia 2017, dal cru di Serralunga d’Alba, affinato per quarantotto mesi in botte grande; di colore rosso rubino scarico con riflessi che virano al granato, decisamente consistente nel calice, propone un naso intenso ed ampio, con richiami raffinati ai frutti di bosco, more e lamponi, seguiti da viola, menta ed amarena, liquirizia, cannella e tabacco.

Al gusto regala una potenza decisa, all’interno di una trama tannica definita e garbata, con buona morbidezza e spinta fresco – sapida; di grande complessità e profondità, spinge a ripetuti assaggi e riflessioni, riprendendo quanto assaporato all’olfatto completandolo con note balsamiche e speziate.

Il finale è molto lungo e molto persistente, caldo ed avvolgente; esemplare, ricco di stile e classe, saprà affrontare il passare del tempo arricchendosi ed impreziosendosi sempre più, decennio dopo decennio. Lo proverei in abbinamento con un fagiano al forno arricchito da scaglie di tartufo d’Alba.

L’azienda vitivinicola Paternoster si trova in località Barile, in provincia di Potenza, ed è parte del gruppo Tommasi, nato nel lontano 1902 e capace di infondere qualità in ogni progetto condotto mondo del vino: i numeri ci raccontano di quasi seicento ettari e sei tenute in Veneto, Lombardia, Toscana, Puglia e qui appunto, nella parte settentrionale della Basilicata. Siamo nella terra del Vulture, dove il vitigno Aglianico è storico ed ha trovato una delle sue terre d’elezione, con espressioni meravigliose e di qualità.

Dedicato al fondatore dell’azienda Paternoster, l’Aglianico del Vulture Superiore Docg Don Anselmo viene affinato per dodici mesi in botti grandi di rovere di Slavonia all’80% e per il restante 20% in barriques francesi non nuove, con una successiva sosta in bottiglia di almeno sette mesi; l’annata 2016 si presenta di un bel colore rosso rubino fitto e luminoso, molto consistente nel calice.

Al naso sprigiona aromi di marasca, ribes, prugna matura, liquirizia, tabacco e cannella, intensi ed ampi; in bocca è caldo, con tannini gustosi e fitti, immersi in una struttura importante e complessa. Non manca di freschezza e sapidità, eleganza ed imponenza, con un finale lungo e molto persistente.

Aglianico di grande qualità, un vero e proprio punto di riferimento nel Vulture, tradizionale ma sempre al passo con i tempi; da provare in tavola in abbinamento con del gustoso capretto al forno.