Vini Resto del Mondo

Podfuck 2018, Milan Nestarec

by Vitocco Francesco on

L’azienda vitivinicola Milan Nestarec si trova in Repubblica Ceca, nella parte meridionale della Moravia, in località Velke Bilovice; fondata nel 2001, è giunta ormai alla seconda generazione, condotta oggi dal giovane Milan, il quale è stato capace in breve tempo di realizzare prodotti di grande identità e qualità, sapendo interpretare al meglio gli otto ettari aziendali.

Il progetto Podfuck nasce come vino bianco a base Pinot Grigio, per approdare cammin facendo sulle sponde del rosso, per l’annata 2018 infatti la composizione conta un 60% di uve Pinot Noir, 20% Blaufränkisch ed un ponte fra i due costituito da un 20% di Pinot Grigio, il tutto lasciato affinare per sedici mesi in botte.

Nel calice si veste di un rosso rubino trasparente, con leggeri nuances violacee, di media consistenza nel calice. Al naso vibra di lamponi e ciliegie, mentre al palato continuano le forti vibrazioni dovute ad una spiccata freschezza che non cede mai durante tutto il sorso. Di magistrale eleganza e frutto pieno, solletica ad una latro sorso, e poi ad un altro ancora.

Un vino che è una piccola grande esperienza, nella diversità si collega a spazi già conosciuti reinterpretandoli, il tutto al servizio della facilità di beva e della qualità.

Al giorno d’oggi un vino del futuro.

Moje 2018, Milan Nestarec

by Vitocco Francesco on

L’azienda vitivinicola Milan Nestarec si trova in Repubblica Ceca, nella parte meridionale della Moravia, in località Velke Bilovice; fondata nel 2001, è giunta ormai alla seconda generazione, condotta oggi dal giovane Milan, il quale è stato capace in breve tempo di realizzare prodotti di grande identità e qualità, sapendo interpretare al meglio gli otto ettari aziendali.

Vini artigianali e di grande originalità, come il Moje che assaggiamo oggi: ottenuto dal vitigno Riesling, segue una fermentazione spontanea in botti di acacia a cui segue una rifermentazione in bottiglia con il mosto fresco della vendemmia seguente, con una microproduzione inferiore che si aggira sulle millecinquecento bottiglie. Vino frizzante, nel calice propone vivaci bollicine immerse in un paglierino brillante con riverberi tendenti al verdolino, con un profilo olfattivo intenso che ricorda la pesca bianca, i fiori di acacia, lo zenzero e la scorza di arancia, con cenni di ortica e ginestra. In bocca ha grande tensione, misurata sapidità e grande freschezza che rende il sorso snello, vivace e vibrante; l’ottima beva richiama un secondo e poi un terzo assaggio, confermando nel lungo finale la grande qualità di queste bollicine non convenzionali.

Originali anche le etichette di questo vino, sei diverse una dall’altra,  che riportano foto vintage della NASA, le quali vanno a comporre una sorta di striscia cosmica, con riportate le date significative dalla nascita di questo vino sino al rilascio sul mercato il giorno del solstizio d’inverno del 2020.

Villány Cuvée Kopar 2017, A.Gere

by Vitocco Francesco on

Situata in località Villány, nella parte centro-meridionale dell’Ungheria, l’azienda vitivinicola Attila Gere rappresenta uno dei punti di riferimento nazionale per la produzione di vini di alta qualità. Viticoltori da sette generazioni, attraversata la lunga parentesi comunista, è a partire dagli anni novanta che la cantina magiara si è imposta con etichette importanti e apprezzate anche al di fuori della nazione; ad oggi vengono coltivati a vite circa settantacinque ettari, distribuiti fra le varietà Cabernet Franc e Sauvignon, Merlot, Portugieser, Pinot Noir, Syrah, Medoc Noir, Tempranillo, Kéfrankos e Fekete Járdovány.

Oggi assaggiamo il Villány Cuvée Kopar, composto per metà da Cabernet Franc, per il 40% da Merlot e dal rimanente 10% da Cabernet Sauvignon, affinato in botti per circa sedici mesi; l’annata 2017 si presenta di un colore rosso rubino molto fitto e consistente nel calice, da cui emergono aromi intensi di more, marasche, peperone verde, cannella e cioccolato.

Profondo al palato, scorre con tannini ben lavorati ed amalgamati in una struttura compatta e decisa; caldo, fresco e sapido, ripropone quanto percepito al naso esprimendo un frutto pieno e succoso.

Di buon equilibrio, esprime perfettamente un territorio generoso e dalla grande tipicità; da provare in abbinamento con il classico gulasch.

Dal lontano 1714 a Wintrange, nella Mosella lussemburghese, il Domaine Schumacher – Knepper, produce vini di qualità; vero e proprio punto di riferimento della viticoltura del Lussemburgo, qui si coltivano i vitigni Riesling, Pinot Gris, Gewürztraminer, Pinot Blanc, Auxerrois, Elbling e Rivaner, oltre a Spätburgunder e St. Laurent, con alcune versioni di Cremant molto interessanti.

Il Cremant de Luxembourg Aop Moselle Luxembourg Alexandre de Musset Méthode Traditionelle Brut è un interessante incontro di Pinot Bianco e Riesling in versione spumante: di colore giallo paglierino, possiede un convincente perlage fine, ricco e molto persistente; dopo un affinamento di quasi ventiquattro mesi sui lieviti si apprezzano profumi di pan brioches, frutta esotica, biancospino e camomilla, molto intensi e decisi.

In bocca domina una certa freschezza e una mineralità ben diffusa, con sentori agrumati e tostati; dal gusto pieno e soddisfacente, si prolunga con buona persistenza aromatica intensa.

Cremant interessante, lo proverei con dei crostini di baccalà mantecato.

Porto Late Bottled Vintage 2011, Graham’s

by Vitocco Francesco on

L’azienda Graham’s rappresenta una delle realtà storiche della Valle del Douro ed oggigiorno uno dei punti di riferimento per quanto riguarda la produzione del Porto di qualità. Dal 1820 ad oggi ha saputo rinnovarsi ed espandersi, affermandosi in tutto il mondo con i propri Porto di altissimo livello.

Oggi assaggiamo una delle selezioni aziendali, il Porto Late Bottled Vintage proveniente dalla vendemmia 2011, maturato in botte per un periodo che va di quattro anni; di colore rosso rubino fitto e molto consistente, si apre al naso con ottima intensità ed ampiezza, con ricordi di viola, cassis, rabarbaro, humus, pepe nero e cioccolato. In bocca offre una certa freschezza e sapidità, immerse in buona morbidezza e buon calore, toccando un suo preciso equilibrio. Potente e molto lungo, lo proverei a fine pasto in abbinamento con il cioccolato di Modica.

Porto Tawny 10 years old Ramos Pinto, Quinta de Ervamoira

by Vitocco Francesco on

L’azienda Quinta de Ervamoira produce vini di qualità nella regione del Douro superiore, in località Muxagata, Vila Nova de Foz Côa; siamo nelle terre del celebre Porto, vino fortificato vera e propria istituzione portoghese, dove la Quinta de Ervamoira coltiva circa centocinquanta ettari di vigneto posto ad un’altezza sul livello del mare che va dai centodieci ai trecentoquaranta metri. Il novanta per cento delle uve è a bacca rossa, nelle varietà Touriga Nacional, Touriga Franca, Tinta Barroca, Tinta Roriz e Tinta da Barca.

Il Porto Tawny 10 years old Ramos Pinto, facente parte della linea Terroir Gold, è costituito dalle uve Touriga Nacional, Tinta Roriz, Tinta Barroca e Touriga Franca; versato nel calice si apprezza un bel colore rosso granato, spesso e molto consistente. I profumi sono profondi ed evoluti, complessi con richiami agli agrumi canditi, al mallo di noce, alla cioccolata, al tabacco ed al cuoio; in bocca, dopo la giusta componente alcolica, scorre morbido ed avvolgente, con grande struttura ed eleganza. Possente il finale lungo e molto persistente, chiude l’assaggio di un Porto di qualità; lo proverei con il classico formaggio Stilton.

Dal lontano 1714 a Wintrange, nella Mosella lussemburghese, il Domaine Schumacher – Knepper, produce vini di qualità; vero e proprio punto di riferimento della viticoltura del Lussemburgo, qui si coltivano i vitigni Riesling, Pinot Gris, Gewürztraminer, Pinot Blanc, Auxerrois, Elbling e Rivaner, oltre a Spätburgunder e St. Laurent, con alcune versioni di Cremant molto interessanti.

Oggi ci versiamo nel calice il Riesling Aop Moselle Luxembourg Wintrange Felsberg Grand Premier Cru: la vendemmia 2015 possiede un bel colore giallo paglierino luminoso, mediamente consistente; i profumi sono intensi: cedro e mela renetta, caprifoglio e litchi, ananas e note minerali. In bocca è molto fresco e minerale, caldo e di nuovo fruttato, con un discreto equilibrio ed una smagliante eleganza; lungo e fine il finale, chiude l’assaggio di un ottimo Riesling che proverei con un risotto ai gamberoni ed erbette.

L’azienda Domaine Mathes affonda le proprie radici nel lontano 1907, ormai quasi cento anni fa, in località Wormeldange, Lussemburgo. Dal 2005 il Domaine è condotto da Paule and Jean-Paul Hoffmann Mathes e ha raggiunto gli otto ettari di vigneto, con una netta prevalenza, settanta per cento, di Riesling, con restante parte dedicata alle varietà Auxerrois, Pinot Blanc, Pinot Gris, Pinot Black e Chardonnay.

Oggi assaggiamo il Moselle Luxembourgeoise Riesling AOP Wormeldange Koeppchen Grand Premier Cru, proveniente dalla vendemmia 2014: bellissimo il colore giallo paglierino scintillante, di buona consistenza nel calice; i profumi sono quelli del melone e della pesca, seguiti da un floreale primaverile, gelsomino, salvia e una nota minerale. L’ampio palato accoglie un’eccelente freschezza, dosata sapidità, ed una smagliante struttura, piacevole e variegata; il finale corale non tradisce sottolineando la qualità di questo Riesling di gran classe.

Proviamolo con dei tortelli alla rana pescatrice.

Vranac Barrique 2008, 13 jul-Plantaže

by Vitocco Francesco on

La storica azienda 13 jul-Plantaže fu fondata quasi cinquant’anni fa, nel lontano 1963; siamo in Montenegro nella capitale Podgoriza, nella zona centrale della penisola balcanica; leader nazionale assoluta nella produzione di vino di qualità, ad oggi esporta i propri prodotti in ben venticinque paesi del mondo riscuotendo apprezzamenti e consensi soprattutto per i propri grandi vini rossi ottenuti dal vitigno montenegrino Vranac, senza dimenticare tuttavia gli ottimi vini bianchi secchi prodotti dal vitigno locale Krstac e l’ottimo spumante Val ottenuto con il metodo classico della rifermentazione in bottiglia. Non manca poi un’interessante gamma di vini ottenuti dai vitigni internazionali Chardonnay, Sauvignon, Cabernet Sauvignon, Merlot e Syrah.

Il Vranac Barrique 2008 si presenta di colore rosso rubino intenso e fitto, con leggeri riflessi violacei, di buona consistenza nel calice; al naso colpisce per gli intensi aromi di frutta matura, prugna e mora, con sentori più complessi che spaziano dal pepe nero al tabacco, dal cacao alla liquirizia, con una bella nota tostata finale. Al gusto si rivela caldo e di gentile morbidezza, i tannini allineati e ben lavorati impreziosiscono una trama strutturata e molto gustosa; il finale elegante non manca di lunghezza ed estrema persistenza.

Un grande vino rosso, fra i migliori gioielli dell’est Europa; se siete fortunati e ve ne capiterà l’occasione  provate anche il Vranac Reserve ed il Vranac Premier.

Egri Pinot Noir 2009, Kovács Nimród

by Vitocco Francesco on

Borgogna nero, Blauburgunder e Klevner sono solo alcuni dei molti sinonimi con cui ci si rifersice al vitigno Pinot Noir, che nella sua versione fine, meno produttiva e non da spumantizzazione, regala vini rossi eccezionali, fra i più complessi e strutturati al mondo. Non facile da coltivare e molto delicato, raggiunge livelli quasi immortali in Borgogna, nella Francia centrale, soprattutto nella zona della Cote d’Or, tra Digione e Cagny, dove le vigne crescono lungo pendii ricchi di minerali, gesso, argilla e sabbia, e dove il clima è perfetto per le esigenze del vitigno, ovvero continentale con forti escursioni termiche, e dove l’esposizione al sole non è eccessiva. Un vitigno difficile ed esigente, ma nonostante questo è molto coltivato anche al di fuori della Borgogna, tuttavia sono poche le zone in cui si producono Pinot Noir di buona qualità. In Italia se ne producono di ottimi in Alto Adige, dove la latitudine è la stessa della Borgogna, il clima è decisamente fresco e ci sono buone escursioni termiche. In Europa si ottengono mediamente buoni risultati dal Pinot Noir anche in Germania, Austria e Svizzera; oggi degustiamo l’ Egri Pinot Noir  dell’azienda Kovács Nimród, proveniente quindi dall’Ungheria.


Questo Pinot Noir si ottiene dalla selezione delle migliori uve aziendali, dai vigneti di Nagyfai and Nyilasmár, lasciate poi affinare per circa 28 mesi in botti di rovere francese ed ungherese; l’annata 2009 si presenta di colore rosso rubino scarico e semitrasparente, di buona consistenza nel calice, si dimostra al naso molto fine ed elegante: lampone, fragoline di bosco, petali di rosa, cenni affumicati ed un accenno di goudron. In bocca è caldo e avvolgente, grintoso e abbastanza equilibrato, con molta frutta rossa al gusto; mai sgarbato, si protrae  molto bene in lunghezza con fine aromaticità.

Da provare con l’anatra al forno.