Jesi, una delle capitali del vino bianco di qualità in Italia, qui negli anni sessanta è cominciata l’avventura della cantina Monteccappone, di proprietà dal 1997 della famiglia Bomprezzi – Mirizzi. I vigneti aziendali coprono all’incirca settanta ettari, disposti sulle colline intorno a Jesi, con i vitigni tipici di questo territorio a farla da padrona: Verdicchio in primis, ma anche Montepulciano e Sangiovese. La produzione annua si attesta intorno alle centoventimila bottiglie, con una qualità diffusa e declinata nelle varie etichette come il Verdicchio dei Castelli di Jesi Classico Utopia, il montepulciano Tabano Rosso ed il blend Tabano Bianco, ed una interpretazione da un vitigno internazionale come il Sauvignon La Breccia.
Protagonista dell’assaggio di oggi è proprio il Castelli di Jesi Verdicchio Riserva Docg Classico Utopia, vinificato con permanenza del vino sulle fecce nobili per circa nove mesi, maturato in vasche di cemento per un anno e per sei mesi in bottiglia: il frutto della vendemmia 2009 è un colore fra il giallo paglierino e l’oro, molto luminoso e di buona consistenza nel calice; all’olfatto è intenso e articolato, con richiami alla pera, al tiglio, al melograno, con cenni di erbe aromatiche e ginestra. In bocca è preciso, delineato da una buona mineralità ed un frutto pieno e gustoso; buono l’equilibrio, conquista con un eleganza ed una simmetria invidiabili.
Non arretra sul finale, si dimostra lungo e persistente; proviamolo con una carbonara di gamberoni.

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