Syrah

Syrah Contarini Riserva 2011, Degrassi

by Vitocco Francesco on

In Istria si possono trovare alcuni produttori di grande interesse, veri e propri campioni del vino di qualità; fra questi si deve annoverare certamente l’azienda Moreno Degrassi, situata in località Bašanija, nell’Istria croata. Qui la prima bottiglia messa in commercio risale al 1996, quando dopo la guerra si cominciò ad imbottigliare privatamente, e ad oggi la cantina può vantare una produzione ampia e variegata di circa trenta etichette.

Tradizione da un lato, Refosco, Terano , Moscato e Malvasia, innovazione e carattere internazionale dall’altro, Viogner, Sauvignon Blanc, Chardonnay, Cabernet Sauvignon e Franc, Merlot e Syrah.

Il Syrah Contarini Riserva 2011 è stato affinato in piccole botti di legno di quercia per diciotto mesi, poi in botte grande per dodici mesi e in fine lasciato per ulteriori sei mesi in bottiglia; il risultato è un vino di colore rosso rubino con riflessi granato, molto consistente nel calice. Al naso si apprezzano intense note di rovo, more, lampone, prugna matura, cannella, pepe nero e cioccolato, tutte molto ampie e piacevoli; in bocca scorre con buona morbidezza e calore, i tannini sono ben evoluti e definiti, ben delineato da mineralità e freschezza. Succoso e di grande corpo, regala un finale molto lungo ed intense, equilibrato e molto persistente.

Ottimo Syrah d’autore, da cercare ed abbinare a carni saporite.

Hermitage A.O.C. Domaine des Tourettes 2016, Delas

by Vitocco Francesco on

La storica azienda dei fratelli Delas affonda le proprie radici nel lontano 1835, innalzando anno dopo anno il proprio livello qualitative con importanti rinnovamenti a partire dal 1996. Siamo nella Valle del Rodano, precisamente a Tournon – sur Rhóne, nella parte meridionale della regione, con un’estensione di circa trenta ettari: dieci nell’A.O.C. Hermitage, due nell’A.O.C. Saint – Joseph e diciotto nel Crozes – Hermitage.

Oggi ci versiamo nel calice l’ Hermitage A.O.C. Doamine des Tourettes, un Syrah al 100% ma un blend di uve provenienti da tre differenti terroirs: L’Ermite, le Sabot e les Bessards; il frutto dell’annata 2016 si presenta di un bel colore rosso rubino fitto e luminoso, molto consistente nel calice. Al naso si percepiscono ampie ed intense note di prugna matura, ribes, cannella, viola essiccata, olive macerate, garofano, pepe nero e cioccolato bianco; possente al palato ma equilibrato, dimostra buona freschezza e sapidità, succulenti tannini e note pseudocaloriche importanti, con un ottimo succo fruttato generoso e una trama complessa e interessante.

Lungo e completo il finale, si allunga molto bene con estrema persistenza aromatica; syrah di grande qualità, da provare in abbinamento con delle costolette di agnello alla brace.

Toscana Igt Varramista 2002, Varramista

by Vitocco Francesco on

A Montopoli in Val d’Arno, in provincia di Pisa, e precisamente in località Varramista, sorge la fattoria Varramista, dinamica realtà capace di produrre ottimi vini, olio di qualità e di offrire ospitalità di alto livello e comfort.

Fondata nel 1992, l’azienda lavora circa quattordici ettari vitati, di cui nove di proprietà, realizzando una media di sessantamila bottiglie all’anno; qui sono i vitigni a bacca rossa a farla da padrona, con in primo piano il Sangiovese ed il Syrah.

Oggi stappiamo proprio un blend di Sangiovese e Syrah, il Varramista annata 2002; dopo due anni di barrique nuove e ben quattordici passati in bottiglia, il vino si presenta di un bel colore granato luminoso e profondo, consistente nel calice. Dopo quattro ore passate nel decanter e mezzora nel calice si apre al naso con bellissime note di prugna matura, rosa essiccata, chiodi di garofano, liquirizia e cannella, con un bel sentore di cuoio e tabacco a chiudere; in bocca è morbido e delicato, con una freschezza e mineralità ancora in equilibrio. Caparbio al palato, caldo, ci racconta gli anni che sono passati attraverso sentori evoluti e sensazioni speziate; complesso, corposo ed elegante, con i tannini perfettamente svolti ed amalgamati ad impreziosire il tutto, si dimostra lungo e molto persistente.

Vino autorevole e molto longevo, qui la qualità è davvero di casa.

 

Toscana Igt Castello del Terriccio 2009, Castello del Terriccio

by Vitocco Francesco on

Fondata nel 1921, Castello del Terriccio sorge a Castellina Marittima, in provincia di Pisa, dove produce vini di grande qualità da circa sessantadue ettari vitati. Cantina conosciuta ed apprezzata in tutto il mondo, annovera nella propria linea produttiva eccellenze come il Lupicaia, blend a prevalenza di Cabernet Sauvignon, ed il Castello del Terriccio, che andiamo a degustare.

Ottenuto da uve Syrah al 50%, Petit Verdot al 25% ed altre uve a bacca rossa, matura in barriques d’Allier per circa diciotto mesi; dalla vendemmia 2009 ci giunge un vino di colore granato, decisamente consistente nel calice. Al naso veniamo assorbiti da ventate gentili di more e ribes, marasca matura, susine, cacao, garofani, scorze d’arancia, mirto e macchia mediterranea, con toni balsamici e speziati soffusi; prezioso al palato, si svolge come una poesia equilibrata fra una morbida trama tannica ed una struttura importante, decisa, sapida e ricca di frutto, con un finale travolgente ma preciso. Lunghissimo, bilanciato ed armonico, lo proverei in abbinamento con le costolette d’agnello. Vino eccellente, da cercare.

Nel 1873 il legislatore ha introdotto in California l’articolo 330 del Codice penale che metteva fuori legge il gioco del Blackjack in tutto lo stato; nel 1989 Roger Wisted brevettò il “California Blackjack”, e con l’indotto derivante dal brevetto riuscì a realizzare il sogno di una vita: piantare il proprio vigneto e fondare la propria cantina, la Blackjack Ranch. Syrah, Merlot, Pinot Noir, Cabernet Franc e Chardonnay sono i vitigni coltivati, con una serie di vini pregiati e di ottima fattura, fra i quali ricordiamo l’Harmonie, un blend bordolese, seppur dalla vendemmia 2010 è stato realizzato con Cabernet Sauvignon in purezza.

L’azienda è stata visitata anche nel celebre film Sideways ed oggi degustiamo proprio il vino che il personaggio di Miles apostrofa come “big one”, si tratta del Maximus Hillside Reserve Syrah Santa Barbara County, in questo caso dell’annata 2007; molto denso già nel calice, ricco di colore rubino fitto, il vino giunge all’olfatto con un ampio bouquet di frutti rossi, olive macerate, pepe nero, tabacco, funghi champignon, cannella, viola essiccata, humus e terra bagnata, molto articolato e complesso. In bocca esprime calore e una carica tannica precisa e intensa, venata da freschezza vivace; di ottima struttura, risulta ben bilanciato e molto convincente, dal lunghissimo finale.

Un grande syrah di carattere, ottimo in abbinamento con l’ Angus Rib Chop dell’Hitching Post di Buellton.