Châteauneuf-du-Pape è un’appellazione d’origine, in francese AOC, situata intorno all’omonima cittadina di Châteauneuf-du-Pape vicino ad Avignone, nella regione vitivinicola della valle del Rodano nel sud della Francia per un totale di circa 3.200 ettari coltivati a vigna. Qui si producono vini soprattutto in uvaggio, che possono arrivare a miscelare fino a 13 varietà differenti, con prevalenza normalmente di Grenache, Syrah, Clairette e Mourvèdre.
Fra i migliori produttori dell’AOC spicca Chateau Mont – Redon, azienda che può vantare 186 ettari di vigne a Châteauneuf-du-Pape, di cui 95 in produzione, 35 ettari in Côtes-du-Rhône, di cui 30 ettari in produzione e 23 ettari a Lirac, di cui 21 in produzione. Seppur la cantina voglia mantenere la tradizionale vinificazione da tutte e 13 le uve caratterizzanti l’appellazione, all’uvaggio dell’eccellente Châteauneuf-du-Pape Rosso concorrono per il 60% l’uva Grenache, per il 30% Syrah, per l’8% Mourvèdre e per il rimanente 2% Cinsault -Counoise- Muscardin- Vaccarèse; durante la vendemmia tutte le uve migliori vengono raccolte a mano, di cui la metà passeranno in botti borgognone e l’altra metà verrà tenuta in vasche, per poi miscelarle insieme per realizzare il vino che verrà imbottigliato diciotto mesi circa dopo l’inizio della vendemmia; una volta in bottiglia resterà poi a riposare in cantina per ulteriori quattro – sei mesi prima di essere commercializzato.
Lo Châteauneuf-du-Pape Rosso 2009 si presenta in un bellissimo colore rosso rubino scuro, fitto e quasi spesso, di ottima consistenza nel calice; il naso è ricco e suggestivo, alle iniziali note fruttate di marasca, ribes e prugna, fanno eco aromi speziati, cannella e ginepro, seguiti da pepe nero, violetta essiccata, tabacco e note tostate.
In bocca scorre abbastanza morbido con tannini già morbidi, ma che con il tempo raggiungeranno eleganza e definizione; la struttura è di prim’ordine, come lo è anche il succo pieno, coerente e vivace. Se da un lato la relativa gioventù di questo vino lo porta ad essere ancora un po’ chiuso, la struttura imperiosa preannuncia una longevità e una sicura maturazione di primissimo livello.
Ottimo oggi, sarà eccellente domani.
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