Chateau Smith Haut Lafitte rappresenta una delle grandi storie di successo del mondo del vino, quella della famiglia Cathiard, la quale dopo un passato nel mondo dello sport e dell’imprenditoria decise nel 1990 di cambiare completamente vita per lanciarsi, praticamente dal niente, nella realtà del vino bordolese. Seguiti dal celebre enologo di fama mondiale Michel Rolland, la cantina di Martillac rappresenta oggigiorno una delle stelle più brillanti delle Graves e di Pessac – Leognan, con annate sempre convincenti e vini che sono veri e propri campioni di qualità.
Dalla vendemmia 2016 assaggiamo oggi la punta di diamante dell’azienda, lo Chateau Smith Haut Lafitte Grand Cru Classe, ottenuto da un 65% di Cabernet Sauvignon, da un 30% di Merlot e a seguire da Cabernet Franc al 4% e Petit Verdot all’1%, affinate per circa diciotto mesi in barriques nuove al 65%; il vino si presenta di un bel colore rosso rubino intenso, decisamente consistente nel calice. Al naso si apre su sentori di mora matura, viola essicata, liquirizia, coriandolo, cardamomo, grafite e cenni di caffè, eleganti e molto ampi ed intensi; in bocca è molto caldo e dotato di bei tannini succosi, buona freschezza e misurata sapidità, con una progressione impressionante per potenza ed eleganza. Una leggera brezza balsamica solca un finale corale, pieno e molto persistente; un grande vino, ancora giovane, che saprà raggiungere l’armonia con il tempo, da bere subito ma anche da conservare e dimenticare in cantina per decenni.
Da provare in abbinamento con la selvaggina come la lepre in salmì.

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